- Pubblicata il 15/10/2019
- Autore: ALESSIO POSTA
- Categoria: Racconti erotici bisex
- Pubblicata il 15/10/2019
- Autore: ALESSIO POSTA
- Categoria: Racconti erotici bisex
BLOW JOB BOY – 3° episodio - - Chieti Trasgressiva
Sono arrivato alla festa alle 20,30 con in mano una lettera che diceva: "Buon compleanno da Nabil. Lui è il mio regalo!”. Amir ha ridacchiato leggendola e mi ha invitato a entrare. Aveva approfittato dell'appartamento dei genitori senegalesi, che erano tornati in patria per due settimane in agosto.
Mi sono sentito tremare quando ha iniziato a toccarmi il culo, forse immaginava che razza di boy pompinaro sono. Infatti subito dopo mi ha offerto un coca-rum e mi ha bloccato su una sedia proprio al centro del salotto, davanti a tutti gli altri invitati. In piedi di fronte a me, ha lentamente abbassato i suoi bermuda, le mutande, e mi sono reso conto che il mio amico pakistano aveva gravemente sottovalutato questo ragazzo.
Il suo cazzo a riposo era lungo circa 15 cm. La mia bocca si è spalancata per lo stupore di quel magnifico pezzo di carne che pendeva davanti a me. L'ho preso in mano e l'ho baciato e massaggiato con entusiasmo. Quando è diventato rigido ha raggiunto i 25 cm circa e l'ho leccato dalla base dell'asta fino alla cima della sua enorme cappella. L'ho preso in bocca per metà prima di fermarmi e ho continuato a succhiare come una pornostar. Poi la sua mano gigantesca mi ha afferrato per i capelli e mi ha spinto con forza il cazzo fino alla gola. Mi ha martellato per un minuto finché non sono quasi soffocato. Amir si è spaventato e l'ha tirato fuori mentre il pubblico applaudiva.
Ho fatto un bel respiro e ho deciso di prenderlo tutto in bocca, anche se mi avesse ucciso. Ho afferrato il suo cazzone, l'ho guardato dritto negli occhi, ho aperto la bocca e la gola e sono arrivato fino a 3 cm dal suo pube.
Ho sentito il suo cazzo quasi a metà della mia gola. Lui mi afferrava per il mento e mi chiamava il suo piccolo “blow job boy”. In quel momento non riuscivo più a capire quanto fossi arrapato e mi alzai. Afferrandogli una mano, gli ho chiesto di portarmi in camera sua, lontano da quegli sguardi indiscreti. Lo ha fatto e non appena la porta è stata chiusa, gli ho domandato se voleva scoparmi nel culo per la mia prima volta.
- Certo che voglio! Voglio che il mio grande cazzo nero sfondi il tuo piccolo culo bianco...
- Hai dei preservativi?
- Sì, king size... e ho anche del lubrificante...
- Va bene, usa il tuo lubrificante, mettiti il goldone e scopami nel culo. Ma fa' piano, ricordati che non l'ho mai fatto prima.
Ha tirato fuori dal comodino una scatola di Durex Extra Large, un tubetto di gelatina riscaldante e ne ha spalmata una tonnellata fuori e dentro il mio buco del culo. Ero estremamente nervoso e gli ho ripetuto di fare piano.
CONTINUA
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