- Pubblicata il 20/04/2017
- Autore: #baby95
- Categoria: Racconti erotici sottomissione

- Pubblicata il 20/04/2017
- Autore: #baby95
- Categoria: Racconti erotici sottomissione
IL MASCULO UMILIATO - 1^ puntata - città Ragusa - Chieti Trasgressiva
IL MASCULO UMILIATO - 1^ puntata - città Ragusa
Jessica era bellissima, ed era sicuramente una delle ragazze più desiderate della città. I suoi capelli erano lunghi e neri, ed i suoi occhi ancora più neri, come una vera femmina siciliana. Aveva i fianchi larghi, il culo rotondo ed i seni abbondanti. Mi disse:
- Togliti i vestiti baby...
Si morse il labbro superiore e mi guardٍ con malizia, aspettando di vedere la mia minchia. Feci un passo indietro e buttai per terra camicia e calzoni. Stavo di fronte a lei con il cazzo duro che spingeva contro i boxer.
- Togliti tutto...
- Ok...
Diventai rosso in viso, non ero abituato a donne cosى autoritarie. Levai anche le mutande, rimanendo nudo e imbarazzato. Il mio cazzo era abbastanza grande per una come lei o avrebbe pensato che era piccolo? Meno male che eravamo a casa mia, almeno non poteva sbattermi fuori!
Jessica lo prese in mano, lo accarezzٍٍ osservandolo con attenzione e lo baciٍ.
- Amuninn' baby, ti voglio sul letto... ma a testa in giù, col sedere vicino alla spalliera. Tranquillo, devo solo sperimentare una nuova posizione.
Mi stesi sulla schiena come voleva lei, Jessica mi sollevٍٍ le gambe e legٍ le mie caviglie sopra le sbarre della spalliera. Mise un elastico sui miei cugghiùni e poi, come se fosse la cosa più normale del mondo, cominciٍ a succhiarmi la minchia.
- Il tuo cazzo mi piace...
Dopo quelle parole rassicuranti, la mia ansia scomparve e fu sostituita dalla libidine, convincendomi ad essere più attivo, più màsculo. Cercando di adattarmi a quella scomodissima posizione, dissi:
- Togliti i vestiti e vienimi sopra con la nicchia, baby...
Ma lei non tolse nessuno dei suoi vestiti, interruppe lu sucari e mi rimproverò.
- Baby a chi? Qui ci sta un solo baby, e quello sei tu! Ricordati del nostro patto!
Io feci cenno di sì con la testa. Me lo ricordavo bene. Prima di accettare il patto con Jessica, ero sempre stato un mezzo sfigato, volevo fare schiattare d'invidia gli amici, e l'accordo prevedeva di fare tutto quello che diceva lei. Vestirsi come voleva lei, andare dove voleva lei, scopare come e quando voleva lei. In cambio, sarebbe stata la mia fidanzata e poi, scaduti i due mesi di prova, avrebbe deciso se restare con me oppure no.
- Posso almeno sburrarti in bocca?
- Vedremo, ma tu devi fare solo quello che dico io, chiaro? Le ragazze più sexy amano questi giochetti e, se vuoi farti vedere in giro con me, ubbidisci e basta!
Il mio cazzo era duro e diritto, ma i miei cugghiùni erano stretti e doloranti.
- Ti amo baby... e tu mi ami?
Non risposi, certamente mi affascinava, perٍ non ero affatto sicuro di potermi fidare di lei.
CONTINUA
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licia
Storia carina ma inventata !